Ortodonzia Brescia: 5 le domande frequenti

Queste le principali domande sull’ortodonzia che mi vengono rivolte di consueto. Per prenderne visione e leggere le rispettive risposte, far passare il mouse sopra i riquadri e cliccare sul segno + (più):

Il paziente si rivolge all’ortodontista principalmente per migliorare il proprio sorriso, ma spesso non ha la consapevolezza di una masticazione alterata. Essa comporta rischi notevoli per la salute dei denti, delle gengive, delle strutture ossee di supporto come i mascellari e le articolazioni tempro-mandibolari.
La malposizione dentale comporta una maggior difficoltà nello svolgimento delle comuni procedure di igiene orale, con facile insorgenza di carie in punti di difficile detersione.

Essa causa anche un carico errato dei denti, aumentando significativamente la probabilità di sviluppo precoce della malattia parodontale, come la perdita dei tessuti di sostegno dei denti (osso e gengive) e, nella peggiore delle ipotesi, la perdita precoce degli elementi dentali.

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Ci si può sottoporre a un trattamento ortodontico ad ogni età dall’infanzia all’età adulta.
Apparecchi ortodontici, già in età infantile, aiutano a prevenire lo sviluppo o l’aggravarsi di malocclusioni dentali conseguenti ad abitudini viziate come: il succhiamento del dito o del ciuccio, l’interposizione del labbro inferiore tra le arate, la permanenza di una deglutizione infantile e la respirazione orale.
È necessario  prendersi cura sin da bambini della salute della bocca, perché parte integrante del benessere di tutto il corpo.
L’età infantile è il momento migliore per correggere un’eventuale crescita eccessiva o deficitaria di un arcata rispetto all’altra, ripristinando una relazione scheletrica armoniosa tra le arcate in senso antero-posteriore e transversale.

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La scelta del tipo d’apparecchio ortodontico migliore per il pazientedipende dal tipo e dalla gravità della malocclusione dentale, dall’età e dalle esigenze estetiche del paziente.
Nei bambini è indicata spesso la scelta d’apparecchi removibili di tipo funzionale, per guidare la crescita armonica delle arcate, o anche apparecchi fissi con caratteristiche ortopediche tipo l’espansore del palato.
Nei ragazzi, invece, la scelta sarà indirizzata verso un’apparecchiatura fissa classica, con brackets di dimensioni ridotte e anallergici, al fine di garantire un’estetica e confort migliori.

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  1. Una prima visita e un consulto approfondito. La valutazione clinica permette di individuare il problema, stabilirne  la gravità insieme ai  modi e tempi di intervento.
  2. Una diagnosi dettagliata. L’analisi fotografica e quella dei modelli in gesso riproducenti la masticazione del paziente accompagnata a una analisi approfondita della documentazione radiografica,  permettono di scegliere la terapia più idonea al problema del paziente.
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disturbi tempro–mandibolari si presentano come sintomatologie dolorose a diversi livelli dell’apparato stomatognatico.
Si avvertono rumori articolatori accompagnati da dolore cronico e/o acuto dell’apertura della bocca; si percepiscono tensioni muscolari dei muscoli masticatori; sono pure possibili nevralgie muscolo–tensive, cioè il così detto mal di testa.

La sintomatologia dolorosa può provocare l’assunzione di una postura scorretta, con tensioni muscolari a carico della muscolatura del collo e conseguenti dolori cervicali o della schiena, ovvero mal di schiena.

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